I Coen tornano al Lido di Venezia con un’antologia western il cui DNA è 100% Coen. Lontani (ma nemmeno poi così tanto) dal Suburbicon diretto da George Clooney, Joel & Ethan Coen tornano alle origini con qualcosa di nuovo.
In primis si tratta, come detto, non di un film, un lungometraggio, ma un’antologia composta da 6 racconti western completamente slegati tra loro. Una serie di corti (non proprio corti) che i fratelli sceneggiatori hanno scritto nel corso di diversi anni, in un primo momento a tempo perso.
Secondo, è prodotto da Netflix.
C’è satira, di quella che il duo ci ha abituato a vedere nei loro film. C’è follia ma anche un pizzico di romanticismo nei confronti del western, dei paesaggi Americani. C’è tanta ironica anche, sempre nei confronti di un genere che è stato per decenni il cuore di Hollywood. Perciò ci sono sparatorie, canzoni, personaggi improbabili, allegorie. Tutto ciò che è entrato nell’immaginario collettivo.
Una novità è anche che Netflix lo farà uscire, in contemporanea con l’uscita sulla piattaforma, nelle sale cinematografiche. Segno che, dopotutto, anche loro si sono dovuti adeguare.
Finalmente è arrivato su netflix e io l’ho già visto due volte. Me ne sono innamorato. Pura passione per il cinema e il racconto.
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